Tasso conversione e funnel di conversione: misuri o speri?
“Se non misuri, stai solo indovinando.” Questa frase la ripetiamo spesso ai clienti. Perché sì: fare marketing senza controllare il tasso conversione è come lanciare volantini da un elicottero e sperare che tornino firmati. Nel 2012 Barack Obama vinse le elezioni anche grazie a un A/B test su una CTA: bastò cambiare “Learn More” con “Sign Up” per aumentare le conversioni del 21%. Non fu un colpo di fortuna, ma un funnel di conversione ben progettato. E non è un caso isolato. Booking.com, ad esempio, effettua più di 1.000 test A/B attivi ogni giorno. Risultato? Ottimizzazioni continue che si traducono in miliardi di dollari. In questo articolo ti spieghiamo cos’è davvero il tasso di conversione, cosa significa costruire un funnel e perché serve a portare a casa più risultati (e meno “speriamo che funzioni”).
Misuri davvero ogni step del tuo funnel oppure ti accontenti dei like?
Se vuoi capire come migliorare il tuo tasso di conversione scrivici su info@ilovemarketing.it.
Che cos'è il tasso di conversione?
È la percentuale di utenti che compiono un'azione desiderata: un acquisto, un’iscrizione, una richiesta di contatto. È l’indicatore chiave per capire se la tua comunicazione sta funzionando… o sta solo facendo rumore. La formula è: Conversioni / Visitatori x 100. Se quindi hai 100 visite alla tua pagina e 5 utenti acquistano, il tuo tasso di conversione sarà pari al 5%. Un test di Dell Technologies sulla homepage ha dimostrato che inserire una CTA primaria sopra il fold ha migliorato il tasso di conversione del 9%, senza cambiare nient’altro. Misurare serve. Sempre.Qual è un buon tasso di conversione?
Dipende dal settore, dall’obiettivo, dalla consapevolezza dell’utente. Ma qualche media orientativa c’è.- Ecommerce: tra 1% e 3%.
- Lead generation: tra 5% e 10%.
- Landing page ottimizzate: anche oltre il 15%.
Che cos'è un funnel di conversione?
Immagina un imbuto. In alto entrano le persone curiose, in basso escono i clienti paganti. Il funnel di conversione è l’insieme dei passaggi strategici che li guidano da A a B. Il modello più classico è AIDA: Attenzione → Interesse → Desiderio → Azione. Ogni fase ha obiettivi, strumenti e metriche diverse. Netflix, ad esempio, cattura l’attenzione con trailer personalizzati, crea desiderio con le preview “ad alto impatto emotivo” e spinge all’azione con la famigerata prova gratuita. Se non progetti il funnel, lo subisci.Che cos’è la tecnica del funnel di conversione?
È quando ogni fase del funnel viene costruita consapevolmente. Niente magia: solo strategia, contenuto e test.- Annuncio: cattura l’attenzione (es. Spotify: “Ascolta quello che ami”).
- Landing page: crea interesse con un messaggio chiaro.
- Email marketing/Retargeting: coltiva il desiderio nel tempo.
- CTA finale: spinge all’azione con beneficio e urgenza.
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