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LinkedIn e LinkedIn Business: posizionati senza fingere

Una volta era il posto dove mettere il CV e incrociare le dita, poi è diventato il feed più silenzioso del web e, infine, sono arrivati loro: quelli che scrivono post da 3.000 like per raccontare come hanno capito il valore dell’empatia portando fuori il cane alle 6 del mattino. Ma LinkedIn non è solo ispirazione pseudo-esistenziale e non è neanche una bacheca aziendale travestita da profilo personale. È il social network dove si gioca una delle partite più importanti per un’azienda: quella della reputazione digitale. Chi lo sa usare bene, spesso, non ha bisogno di gridare.

Quali sono i vantaggi di LinkedIn?

In un mondo in cui ogni piattaforma chiede attenzione, LinkedIn chiede posizionamento. Non è questione di “fare views”, ma di farsi riconoscere da chi conta. Un post fatto bene può arrivare sotto gli occhi di un CEO che non ti ha mai seguito. Una condivisione al momento giusto può valere più di una campagna da 10.000 euro. LinkedIn funziona perché:
  • chi legge, legge davvero (e spesso legge fino in fondo);
  • chi commenta, lo fa con cognizione, non per cortesia;
  • chi condivide, lo fa per dire: “questo vale, lo firmo anch’io”.
È lento, sì, ma proprio per questo è più duraturo e se lavori bene, nel tempo ti restituisce visibilità, autorevolezza e relazioni concrete.

Cosa è necessario per usare LinkedIn in modo professionale?

Spoiler: non serve scrivere come un recruiter del 2009 né fare storytelling da TED Talk ogni lunedì mattina. Serve:
  • una foto profilo credibile (no selfie, no foto in spiaggia, no ritagli da foto di matrimonio);
  • un sommario che parli davvero di te, non solo del tuo ruolo;
  • una presenza attiva e coerente (non costante: coerente).
LinkedIn è un social professionale, che non significa rigido, ma intenzionale. Se il tuo profilo è muto da mesi, dice molto… e niente di buono.

Qual’è la cosa più sbagliata che puoi fare su LinkedIn?

Usarlo senza sapere perché o, peggio, usarlo come fosse Instagram con l’algoritmo in giacca e cravatta. Il peggior errore? Pensare che l’algoritmo sia una scorciatoia. Non lo è mai stato. LinkedIn funziona se:
  • costruisci una rete che ha senso (no, non devi accettare tutti);
  • crei contenuti che dicono qualcosa al tuo settore, non al mondo intero;
  • parli con tono autentico, senza sembrare un copy generato a comando.
In poche parole: non devi urlare, devi avere qualcosa da dire e dirlo bene.

Quali sono i vantaggi di LinkedIn per le imprese?

Per un’azienda, LinkedIn è un luogo dove:
  • raccontare la propria identità in modo credibile, non patinato;
  • costruire relazioni B2B, non solo follower;
  • attrarre i talenti giusti, prima ancora che diventino “candidati”.
Un brand che funziona su LinkedIn non vende: posiziona. Barilla ha parlato delle persone prima che dei prodotti; Enel ha mostrato ingegneri e trasformazioni, non spot. Perfino aziende più piccole hanno trovato un modo per raccontare il “dietro le quinte” che genera fiducia.

Che cos’è LinkedIn Business (e perché non ti basta esserci)

Aprire una pagina aziendale su LinkedIn non basta. Anche il tuo competitor l’ha fatto. La differenza sta in come la usi. LinkedIn Business è l’insieme degli strumenti pensati per far emergere l’azienda — non solo come presenza, ma come presenza autorevole. Pagina aziendale, contenuti, campagne sponsorizzate, employer branding, recruiting, social selling: non è un pacchetto “per fare social”, è una leva strategica. Chi la usa bene, non pubblica solo “Siamo felici di annunciare…”. Moleskine racconta il pensiero creativo dietro i progetti; Illy parla di cultura e sostenibilità, non solo di caffè; TeamSystem porta avanti una linea editoriale B2B coerente e riconoscibile. Questi brand usano LinkedIn per costruire contenuti che pesano, non che scorrono.

LinkedIn: il social dove non si urla, ma si fa sul serio

Riguarda la tua pagina o il tuo profilo: ti rappresenta? Ti racconta? Ti posiziona? Se la risposta è “forse”, è già un no. Se vuoi farlo con qualcuno che non ti parlerà di “tone of voice” mentre copia quello di qualcun altro, scrivici su info@ilovemarketing.it

Serve qualcuno che ti aiuti a guardare con lucidità. 
Perché su LinkedIn la differenza non la fa chi parla di più, ma chi viene ascoltato davvero.